C'è chi ha lodato quest'uomo per quest'insano gesto. Io lo trovo un vecchio bambino viziato. Uno di quelli che gettano via i giocattoli rotti o i pupazzi scuciti. La vita è sua, si dirà. Io dico di no.
La nostra vita appartiene anche, in parte, a chi ci ama. La nostra vita appertiene soprattutto a chi più ci ha amati. A chi ha dato la sua vita per la nostra.
Evidentemente l'uomo non la pensava così avendo scelto di vivere lontano dai suoi affetti, da solo. Rapporto col suicidio iniziato quando scoprì il cadavere del padre. L'uomo giustificò quel gesto e fu l'ultima volta (a suo dire) che lacrime solcarono il suo volto. Era il 1946.
E io non voglio mancare di rispetto ad un morto. Ma voglio dire la mia. E, caro Mario, dopo aver dato tanto all'Italia, qui hai sbagliato.
La sofferenza non toglie la dignità della vita. E' la vita che da dignità alla sofferenza.
6 commenti:
E stato un'uomo che ha fatto tanto ridere..... a parte stavolta
certo c'è da dire che il suicidio è un atto che non proviene daun raptus, come ad esempio l'omicido ma è un atto pensato e sofferto , un atto estremo di una persona che non vede altre vie d'uscita.
Non so perchè ma non riesco a biasimare il suo gesto
La nostra vita è anche di chi ci ama e forse andarsene in maniera veloce è un atto d'amore verso quelle persone.
@Fabrock, certamente. Infatti non mi scaglio contro l'uomo, solo lui sapeva quel che realmente passava. Soltanto dico che il suicidio comunque sia è un gesto non d'amore. E poi mi da molto fastidio leggere gli articoli dei soloni che parlano addirittura di "lezione di vita".
@EI, comprendo la tua posizione. E non voglio essere giudice di nessuno. Però lascia l'amaro in bocca, sopratutto per le strumentalizzazione che la vicenda sta subendo.
@Duhangst, beh chissà cosa ne pensano loro, i suoi cari.
Ci siamo ampiamente espressi su questo argomento, e ribadisco il fatto che ormai, purtroppo, l'uomo è egoista pure nel pensiero dell'altruismo. Con quell'atto si è lui privato di qualcosa, ossia della vita, ha privato i cari del suo affetto, ha privato il mondo di un cineasta, e così via. Magari poteva pensare "la vita è mia e ne faccio quello che voglio" e questo è il più grande errore dell'uomo. Ma ormai, quel che ha fatto ha fatto. Più che altro mi dispiace per la sua anima.
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