Jesus Is My King, Lord And Saviour

mercoledì 3 febbraio 2010

Il nonno è con Gesù

No, non è una frase da utilizzare quando i bambini chiedono "dov'è il nonno?".

Oggi è il 3 febbraio. Tutti i 3 gennaio della mia vita, fino al 2008, completamente o in parte, a casa del nonno perchè è il giorno del suo compleanno. Nonostante il suo carattare per niente facile, irascibile, severo ai limiti della dittatura, mi è sempre piaciuto stare con lui, ascoltare le sue storie di guerra, la fuga dal fronte, l'avventura di Treviso, il camuffamento da monaco storpio per sfuggire ai tedeschi, il suo amore per Mussolini, il suo odio per Hitler, le sue tre mogli (le prime due morte, la terza è mia nonna). La storia del suo incidente nel quale un pezzo di cervello è fuoriuscito dalla scatola cranica, incidente che l'ha solo reso cieco di un occhio e che ha lasciato una parte mancante di scatola cranica, come una sorta di ammaccatura. E poi l'attenzione maniacale agli sprechi, le sue mille storie da raccontare per ammaestrare, esortare, divertire, rimproverare. Un uomo ignorante. Un uomo saggio, a suo modo. La padronanza della manipolazione articolare, uomini e donne che si rivolgono a lui per slogature, lussazioni e quant'altro; lui li rimette a posto e accetta volentieri qualcosa in cambio, spesso (era quasi una richiesta) rappresentata da "tri carti i deci liri", 30.000 lire, poi diventati con astuzia commerciale 30 euro.

Da piccoli, io e mio cugino Fabrizio giocavamo spesso a casa dei nonni. Ricordo una scala che scendendo dalla casa creava un pianerottolo che poi riscendeva verso il garage. In quel pianerottolo, dopo pranzo, eravamo soliti giocare con varie action figures (a noi note come pupazzi) e passavamo ore ad inventarci storie con quei personaggi di plastica. Era molto divertente e oserei dire formativo, quanto meno per la nostra fantasia, altro che PSP. Giocando sentivamo spesso il nonno russare, perchè il pisolino (2 ore circa) seguito da caffelatte con fettebiscottate, era un rito irrinunciabile. Quando si svegliava, entrava nel bagno in camera, si lavava il viso, poi usciva. Si affacciava verso di noi redarguendoci perchè, a suo dire, eravamo stati troppo rumorosi e non l'avevamo fatto dormire. Così tutte le volte.

Il mio nonno per anni ha frequentato una chiesa, ma con onestà devo dire che non so quanto avesse capito del cristianesimo.

Oggi è il 3 febbraio 2010, il nonno ha compito 87 anni. Avrebbe compiuto, se non fosse stato per quel maledetto cancro all'intestino diagnosticato con ritardo. Nei giorni precedenti alla sua morte abbiamo avuto tante occasioni per parlare di Dio, di un rapporto reale con Gesù. Lui lo ha accettato come Signore e Salvatore. Ha commosso tutti quando, per la prima volta in 85 anni, ha chiesto perdono a Dio per i suoi peccati, a mia nonna per i torti fatti (solo Dio sa quanti e quali) e a tutta la famiglia.

L'11 ottobre 2008 sono stato tutto il giorno con lui. Non riusciva più a parlare. I liquidi causati dal tumore stavano salendo inesorabilmente verso i polmoni riempendoli. Ogni respiro era un gorgoglìo di liquidi. Quel giorno, come la notte e il giorno prma, comunicava a gesti. Baciò mia nonna dischiudendo le labbra di una bocca ormai sdentata, come i bimbi di 6 mesi baciano la loro mamma. Quel giorno, dicevo, siamo stati insieme. Gli ho parlato del posto meraviglioso che stava per raggiungere. Ho letto vari stralci della Bibbia tratti dall'Apocalisse, dai Salmi e dall'Evangelo di Giovanni. Poi mentre parlavo e lui annuiva, teneva la sua mano sulla Bibbia aperta. Poi abbiamo pregato mano nella mano. Così fino al primo pomeriggio. Quando la mia mano ha avvertito che la sua mano aveva perso anche quel piccolo residuo di forza. Anche il suo volto si velò di morte. Tutti quelli che erano nella stanza lo capirono. Ed iniziarono a piangere e chiamare il suo nome, specie la nonna. Io, tra i singhiozzi, ma con i movimenti regolati da una calma innaturale provai a sentire se c'era polso. Non lo sentivo. Allora provai a tastare la carotide perchè magari il polso non lo sentivo non essendo preparato a farlo. Niente. Mano davanti al naso. Niente. Specchio davanti al naso. Niente. Ok, nonno è andato. Ho chiesto a Dio di accoglierlo.

Qualcuno, tra i più piccoli degli oltre 20 nipoti e degli oltre 10 pronipoti, chiedeva dove fosse andato il nonno. Domanda che sorge spontanea, visto che sentivano ripetere che il nonno se n'era andato e non c'era più. La risposta era: "Il nonno è con Gesù". E non per tranquillizzare i piccoli, ma perchè ci crediamo davvero e, cosa più importante, ci ha creduto pure lui.

PS: ho iniziato questo post volendo solo scrivere una o due righe. I ricordi hanno avuto la meglio e, mentre scrivo, qualche lacrima, timida, esce dai miei occhi. Non sono quasi mai andato al cimitero, dopo il funerale. Ma io me lo ricordo spesso. Ciao nonnino, mi manchi... ma ci vediamo presto.

7 commenti:

FABLOGGERR ha detto...

mannaggia sei riuscito a farmi piangere!!! comunque mariuccio manca tanto!!!! comunque ti sei dimenticato di dire che dopo le 2 ore di sonno pieno , la sua esclamazione era " non m'ata fattu rommiri"!!!!!

Jim Klas ha detto...

Beh, l'ho omesso per evitare che i miei molti lettori non siciliani potessero non capire... Non sono io ad averti fatto piangere... è il sentimento. E' il buono di scrivere col cuore e non con la mente.

FulviaLeopardi ha detto...

anche a mia nonna hanno fatto un prelievo nel posto sbagliato e...

Jim Klas ha detto...

Beh... quando muore un nonno o una nonna, specie per chi in vita è stato molto legato, è sempre drammatico. Anche se avevano 120 anni... e "avevano già fatto la loro vita", non importa.
Certo che poi morire per errore umane... aggrava di tanto le cose.

Ciao Fulvia, grazie della visita

FABLOGGERR ha detto...

dimenticavo e il tuo blog è il secondo più letto d'Italia dopo quello di mastella!!!!

Brian Farey ha detto...

Beh tralasciamo la seconda riga...anche tu sei riuscito a raccogliere le emozioni in poche parole. Il tempo passa, i più anziani ci lasciano, ma un giorno saremo tutti assieme. Come ho detto poc'anzi, che si goda l'eternità col Signore!

Il Viaggio ha detto...

Le mie sentite condolianze. Scrivi bene!